psicologa roma san paolo marconi
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Dottoressa Elena Mancini

``Le nostre emozioni, scelte esperienze e ricordi definiscono quello che siamo``

Mi chiamo Elena Mancini, sono una psicologa (n. di iscrizione all’Albo 22372) laureata all’Università La Sapienza di Roma nel 2005; ho conseguito un Master in Psicodiagnostica Clinica e Forense.
Esercito la libera professione nel mio studio di Roma, in zona Ostiense – San Paolo (Metro B – San Paolo oppure Marconi).
La psicologia mi ha sempre appassionata. Studiare e interessarmi all’animo e alla mente, alle complesse dinamiche con cui interagiscono, ai processi intenzionali e a quelli inconsapevoli che sottendono alle decisioni che prendiamo tutti i giorni … è la mia passione.
Mi appassiona capire il perché di quello che facciamo, comprendere il complesso puzzle di emozioni, scelte, esperienze, ricordi che ci formano e che ci permettono – o ci ostacolano – di essere ciò che siamo, di avere quegli obiettivi e non altri o di mettere continuamente muri e barriere davanti a quelli che sarebbero i nostri traguardi.
Mi appassiona ancora di più trovare soluzioni e strategie per superare i momenti di impasse, per risolvere i conflitti e le problematiche che ci rendono difficile il percorso.

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Più l’individuo è capito e accettato profondamente, più tende a lasciar cadere le false facciate con cui ha affrontato la vita e più si muove in una direzione positiva, di miglioramento”.

Carl Rogers.

Come Lavoro

E’ necessario prima di tutto ricordare che lo psicologo è una figura sanitaria formata – tra le altre cose – alla sospensione del giudizio: questo significa che il paziente verrà accolto incondizionatamente in tutte le sue sfaccettature rispettando pienamente i suoi pensieri, il suo orientamento sessuale e le sue convinzioni religiose e politiche.
Qualsiasi colloquio psicologo-paziente è tutelato dalla legge sulla Privacy e lo psicologo è vincolato al segreto professionale e al rispetto di un preciso Codice di Condotta professionale.

Area clinica :

I primi incontri (orientativamente tra le tre e le cinque sedute) servono per conoscere il paziente, chiarire e analizzare in maniera approfondita la sua richiesta di aiuto attraverso la raccolta anamnestica, il racconto delle problematiche presentate e, probabilmente ma non necessariamente, la somministrazione di test.
Questi primi incontri sono utili anche al paziente, per chiarire quali sono i suoi obiettivi e le sue aspettative (cosa si aspetta realmente da questo percorso?) e per prendere confidenza con una situazione che può intimorire.

Valutazione Psicodiagnostica

Al termine di questa prima fase si ha una valutazione psicodiagnostica del paziente che spiega il funzionamento dello stesso e circoscrive le sue difficoltà e problematiche ma anche le potenzialità e risorse su cui basare il lavoro successivo. A questo punto costruisco insieme al paziente uno o più obiettivi chiari e misurabili nel tempo valutando il trattamento migliore e le sue alternative, il che può contemplare anche l’invio ad altro specialista.

Colloquio Clinico ed Attività

A questo punto inizia il percorso vero e proprio, basato principalmente sul colloquio clinico e su attività pratiche. La durata delle sedute è di cinquanta minuti e la frequenza settimanale a giorno fisso. E’ possibile valutare insieme delle modifiche in base ai bisogni specifici del paziente.

Fase Finale

Nella fase finale del trattamento, la frequenza delle sedute diminuisce gradatamente, in modo tale da permettere al paziente di sperimentarsi e rinforzare i risultati raggiunti continuando comunque ad essere sostenuto nelle eventuali ricadute e aiutato nell’aggiustare il tiro.