BUONI PROPOSITI: COME REALIZZARLI DAVVERO 3 strategie + un bonus per trasformare i desideri in obiettivi

BUONI PROPOSITI: COME REALIZZARLI DAVVERO 3 strategie + un bonus per trasformare i desideri in obiettivi

BUONI PROPOSITI: COME REALIZZARLI DAVVERO

3 strategie + un bonus per trasformare i desideri in obiettivi

Anno nuova, vita nuova: i buoni propositi degli studenti per il 2018 – LiveUnict

Quando si avvicina la fine dell’anno è normale fare un bilancio dei dodici mesi appena passati e ci viene automatico pensare a tutto ciò che vogliamo per l’anno che sta iniziando.
Probabilmente però la lista dei buoni propositi è sempre molto simile di anno in anno perché non riusciamo mai a realizzarli davvero. Magari partiamo con slancio nei primi giorni di Gennaio ma poi ci perdiamo.

Come fare per evitare di ricadere sempre negli stessi errori? Ecco tre semplici strategie più un pensiero bonus :

1) Trasforma i buoni propositi in obiettivi concreti
I buoni propositi somigliano molto a desideri e più specificatamente a quel genere di desideri che, se realizzati, potrebbero portarci vicino alla nostra idea di “vita perfetta”. Il problema dei desideri è che sono per lo più molto vaghi. “Voglio essere magra”, “Voglio guadagnare di più”, “Voglio avere più tempo per me” … Ok, ma che significa concretamente?
La prima cosa da fare perciò è quella di essere molto specifici.
“Voglio essere magra” diventerà: “Voglio perdere dieci kg”
“Voglio risparmiare di più” diventerà: “Ogni mese voglio mettere da parte 100 euro”
“Voglio avere più tempo per me” diventerà:” Voglio avere tutti i giorni un’ora per leggere/passeggiare/allenarmi …”

2) Poniti obiettivi realizzabili
É importante che la direzione che intendiamo dare all’anno che sta iniziando (e in generale alla nostra vita) sia qualcosa di realizzabile, magari faticoso, magari difficile, ma comunque raggiungibile per noi.
É inutile porsi l’obiettivo di diventare l’anima della festa se siamo timidi, meglio porsi quello, ad esempio, di attaccare bottone per primi: sarà sempre sfidante, sarà qualcosa che non facciamo di solito e che potrebbe portarci ad avere più amici ma è qualcosa più a portata di mano.
Ricorda: le piccole vittorie quotidiane sono quelle che più sorreggono il nostro senso di autoefficacia (cioè la sensazione di “esserne capaci”)

3) Pensa al lungo periodo: scomponi i tuoi obiettivi
“Sovrastimiamo ciò che possiamo fare in un giorno e sottostimiamo ciò che possiamo fare in un anno”.
É probabile che i nostri obiettivi siano in realtà dei veri e propri progetti. Partendo da quello che è il traguardo finale, scomponiamo il tutto in tanti piccoli passi, in tanti piccoli obiettivi, che siano quotidiani, settimanali, mensili o trimestrali non importa: scomponiamoli.
Questo porterà a un duplice risultato: da un lato ci aiuterà a mantenere la rotta (e se necessario aggiustare il tiro in corsa) e dall’altro ci aiuterà a non perdere la motivazione.
“Voglio perdere dieci kg” avrà una risonanza diversa se pretendiamo di perderli in un mese rispetto al perderli in un anno. Se ci mettiamo l’obiettivo di un kg al mese, sarà più facile realizzarlo, più semplice gestire gli imprevisti, meno ansiogeno.

Bonus
Poniti obiettivi che siano in linea con la dimensione del piacere, non con quella del dovere.
Sembra un suggerimento semplice da seguire ma non è così. Siamo molto più abituati a pensare a cosa dobbiamo fare piuttosto che a cosa vogliamo, a cosa ci piace e questo è un errore perché il piacere è una benzina estremamente più potente del dovere e alza il livello di energia molto più facilmente.
Soprattutto se gli obiettivi sono molto faticosi per noi, è essenziale trovare degli aspetti piacevoli o ragionare in termini di piacere.
A nessuno piace svegliarsi un’ora prima ma se è quello il momento che abbiamo individuato per regalarci del tempo per noi, è sul libro che stiamo per leggere che dobbiamo focalizzarci, non su quanto sia faticoso alzarci. Se ci siamo posti l’obiettivo di risparmiare di più, è sul pensiero di che cosa faremo con i nostri bei risparmi che dobbiamo spingere, non sulla colazione al bar che per un periodo non faremo più che dobbiamo struggerci (e magari possiamo pensare di regalarcela nel fine settimana risparmiando su qualcos’altro).

Quindi da quest’anno proviamo a non focalizzarci sul risultato quanto piuttosto sul percorso. Cerchiamo di renderci le cose semplici, piacevoli, ben organizzate. Impariamo a impegnarci solo su ciò che possiamo realmente controllare: le nostre azioni. É solo così infatti che i “Buoni propositi” diventeranno “Obiettivi Realizzati”.

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